Benvenuti nel nostro blog


Siamo Stefania Sposato e Alessandro Maccarrone, viaggiatori a tempo pieno con un profondo interesse per le tematiche ambientaliste.
Dal 2011 viviamo e viaggiamo insieme condividendo esperienze, attività, sogni e progetti.
La passione per il viaggio ecologico nasce dal nostro legame con la terra, che non abbiamo mai posseduto ma che abbiamo imparato ad amare attraverso l’esplorazione, il trekking, il lavoro e lo studio.
Non appena ci siamo incontrati è venuto spontaneo concretizzare i nostri comuni interessi cominciando a viaggiare per l’Italia a piedi. 
Con le raccoglitrici di pistacchi
Adottati dai nomadi
Nel 2012 siamo partiti per la Turchia con il progetto europeo Evs. Abbiamo collaborato per un anno con l’associazione ecologista Buğday, lavorando a Dedetepe, agriturismo situato sulla costa occidentale della Turchia che accoglie volontari, visitatori e viaggiatori provenienti da tutto il mondo. Nello stesso tempo abbiamo avuto l’opportunità di viaggiare in lungo e in largo attraverso il vasto e affascinante territorio della Turchia rurale, alla scoperta di iniziative a favore dell’ambiente e di tradizioni contadine e artigiane da documentare e promuovere per conto di Buğday. Si è radicato così in noi l’interesse per progetti a orientamento ecologico, che promuovono il rispetto per la natura e la sostenibilità ambientale soprattutto nei loro intrecci con il diritto dei popoli alla terra e ad abitare il proprio territorio secondo la propria cultura e le proprie tradizioni ancestrali.
Il progetto Godimundi nasce da sé, come coronamento delle nostre esperienze e slancio verso lo stile di vita sano, libero e bello a cui aspiriamo.
Se desideri contattarci, per informazioni, curiosità, proposte o altro, scrivici sulla nostra pagina facebook o sul nostro indirizzo mail godimundi@gmail.com
Durante una manifestazione dei nomadi Sarikecililer


Qualche curiosità…

In viaggio con l’asino Serpillo
Alessandro ha trascorso lunghi periodi viaggiando a piedi e in bicicletta alla scoperta del territorio italiano e della sua natura, mantenendosi con lavori spesso trovati a contatto diretto, soprattutto manuali e stagionali, dall’agricoltura all’edilizia.
Nel 2007 ha intrapreso con la sua ragazza un viaggio someggiato lungo la grande dorsale appenninica, che gli ha fatto scoprire l’Italia in un’ottica davvero speciale e durante il quale ha acquisito buona padronanza delle tecniche di mascalcia e di doma dolce. Durante il viaggio ha collaborato con le associazioni ambientaliste attive nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, partecipando anche con il suo asino alle attività culturali, ricreative e di sensibilizzazione ambientale promosse dal parco, come escursioni someggiate; manutenzione dei sentieri e del territorio boschivo locale; attività di animazione e intrattenimento per bambini e adulti mirate alla riscoperta degli animali da cortile, con l’ausilio di giochi assieme agli asini, esempi di doma dolce, visite ai musei e alle aziende agricole vicine, laboratori del pane, aquiloni, giocoleria, musica e tradizioni artigiane.

Sognando l’Africa
Tra i bambini di Gatenga, Kigali - Rwanda
Stefania ha compiuto diversi viaggi di ricerca in Africa nel corso dei suoi studi universitari, in seguito ai quali nel 2011 ha conseguito la laurea in antropologia culturale ed etnologia.
Nel 2006 ha svolto attività di volontariato in Rwanda, presso un centro rivolto al recupero di bambini e ragazzi di strada. Nell’ambito di quest’esperienza si è dedicata al lavoro di ricerca etnografica, indagando l’influenza che l’evento totale del genocidio esercita sulle odierne percezioni identitarie dei giovani ruandesi.
Negli anni successivi ha svolto attività etnografica presso comunità di giovani artisti di strada nel corso di due viaggi in Africa orientale attraverso Kenya, Uganda, Rwanda, Tanzania e Mozambico. Tale esperienza le ha consentito di collaborare con organizzazioni no-profit e associazioni di volontariato che le hanno spesso offerto assistenza, supporto e ospitalità, oltre alla possibilità di visitare progetti autogestiti riguardanti in particolare l’associazionismo giovanile e la reinvenzione creativa di materiali di recupero. Su questi ultimi temi si è infatti incentrata la ricerca da lei condotta, che indaga l’attività artistica nei contesti tanzaniani in una prospettiva ecologica, come strategia di sopravvivenza intrapresa dalle comunità locali di giovani artisti di strada per negoziare le condizioni delle proprie esistenze improvvisando dalle scarse risorse disponibili nel loro ambiente.

5 commenti:

  1. Grandi! ..... un grande in bocca alla lupa! Seguiremo i vostri spostamenti e vi penseremo in Libertandem!

    Paolo associazione recuperiamoci! Prato

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    1. ah, che la lupa ci guidi nella selva dove dormire sogni tranquilli

      alla salute

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  2. FATE UN BUON VIAGGIO VI SEGUIRO SUL WEB.....GRAZIANO il meccanico di bici recuperiamoci ..ciaoo

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  3. Bellissimi! siete proprio meravigliosi! Spero di ospitarvi presto!
    Buon viaggio Cristina

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